Nel riportare il profilo di un ESIBIZIONISTA, ho capito
quanto io sia attratta dalla psiche delle persone.
Nell'avvicendarsi di tipi psicologici da me incontrati ve n'è uno che più mi ha colpita. Ritengo senza presunzione di essere un'esperta di
psicologia, specie in ambito sex offenders, che hanno un quadro ben
specifico. Trattasi infatti di individui definiti dalla scienza
“narcisisti perversi” con caratteristiche che si ripetono pedissequamente di soggetto in soggetto e che riconosco ormai con facilità. Sono disturbati nel
comportamento, anzi, come dice il mio amico avvocato antistalking che li porta in giudizio davanti al Foro di Bari, sono normali cazzoni. Ve ne
sono diversi, nella mia aneddotica. Stalker, pedofili, satanisti. Comincerei
dal pedofilo. Argomento quanto mai di triste attualità, pare
infatti che si pongano in agguato in queste chat per incontri e
tendano le loro trappole verso donne con bimbi piccoli. All'epoca viveva con me mia figlia Sonia di 5 anni. Giovanni
invece, l'altro mio figlio, era già abbastanza adulto per vivere da
solo. Volendo parlare dei miei figli con chi chattavo, avevo
ingenuamente caricate le loro foto nel mio profilo, non sapendo della
tecnica predatoria dei pedofili. Tra i profili proposti, vi era quello di un uomo dall'aspetto gradevole, cortese nella chat, di elevata
cultura, signorile. Ci scambiammo il numero di telefono per
approfondire la conoscenza. Come spesso capita in questa fase
iniziale, al telefono si costruiscono insieme fantasie erotiche. In che posizioni amavo fare sesso. Se mi piacesse il sesso orale e gli raccontai che uno dei miei trombamici, titolare di un club privé che frequentava tutte le notti, mi definì: LA REGINA DEL POMPINO. Se avessi mai avuto fantasie "particolari". Certo, le ho avute, talvolta anche realizzate, ma sempre nei limiti del lecito. L'uomo in questione a questo punto mi chiese se, avendo allattato, avessi provato
piacere sessuale. Chi, tra le donne, ha allattato, sa quanto sia
piacevolmente erotica questa attività. Gli confessai che sì, avevo provato piacere. Lo scambio di battute a sfondo sessuale tra
noi divenne sempre più coinvolto e porcello. Il personaggio in
questione mi propose un'immagine che ancora oggi aborro. Mi chiese se mi sarei eccitata all'idea di un mio allattamento di Giovanni, mentre lui gli succhiava
il pisellino. No, voglio sottolinearlo. Questo esimio signore, elegantemente qualunque, raffinato e colto, avrebbe voluto sugggere l'uccello a mio figlio, mentre lo allattavo. Ebbene, se le nostre chiacchiere erotiche fino a quel punto mi avevano allettato, da quella espressione in poi mi agghiacciarono. Cambiai tono immediatamente e gli dissi: TU SEI UN PEDOFILO! Lo bannai dalla mia vita all'istante. In seguito ne parlai col mio
amico criminologo, che tratta clinicamente i pedofili ingabbiati nei 3 poli carcerari di Milano. Mi avvertì del pericolo cui andavo
incontro pubblicando in Rete le foto dei miei figli e della strategia predatoria dei pedofili nelle chat per incontri, che scelgono apposta giovani madri single, per corteggiarle ed entrare poi in possesso sessuale della loro prole. Da allora, mai più.
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