Non tutte le gabbie imprigionano
volatili. Non tutte sono dotate di sbarre. Quelle che ama Ambrogio
Tonetti sono trasparenti e di castità. Per il suo cazzo. Per
rispetto della sua privacy, userò questo pseudonimo ed eviterò di
dire dove abiti. Venticinque anni, bello di una bellezza eterea, mi
ha contattata su Cam4 perché mi sono dimostrata interessata alle sue
particolari pratiche: CBT, ovvero il Cock and Ball Torture. Ama
essere sottomesso da una padrona che gli imponga la castità e che
disponga del suo uccello come e quando desideri. Mi disse che la cosa
gli fu proposta a circa 22 anni, ignaro. E che gli piacque da subito.
Ammise anche che gli piacerebbe provare la pratica del ballbusting,
così come l'aveva letta nel mio diario. Mi chiese come l'avessi
praticata e gli spiegai che, essendo quel tizio impegnato, lo dovetti
castigare: indossai pertanto scarpe dal tacco a spillo e la punta
acuminata. Commentò: Beh, allora non sarebbe una punizione, ma un
premio ahahahahah. E aggiunse: Adoro i piedi, leccarli, baciarli,
farmi calpestare. Volle sapere dei miei piedi, come smaltassi le mie
unghie. Risposi che li tengo curatissimi, morbidini, le unghie
smaltate color carne (diversamente, le trovo volgari), perché ad
alcuni uomini piace essere masturbati dai miei piedini. Lo sentii
sbiellare. Volli sapere di più sulla gabbietta di castità. Disse
che è un attrezzo di dimensioni ridotte, in plexiglass trasparente,
con un piccolo congegno di chiusura: o a lucchetto, la cui chiave è
conservata dalla Padrona, o con una specie di fascetta in plastica
che riporta un codice. Per toglierla, occorre un paio di forbici.
Tutto ciò garantisce la castità, perché la gabbia in questo modo
non può essere rimossa, pena una qualche punizione di sorta. Già
solo nel parlarmi si era eccitato a tal punto che, quando gli chiesi
una dimostrazione in cam, disse che avrebbe dovuto farsi passare
l'erezione in corso. Con l'acqua gelata riuscì infine ad ingabbiare
il suo uccellino. Lo tenne in gabbia tutta notte, pensando a me. Il
giorno dopo ne fui onorata, ma temetti per la sua salute. Disse che
non gli doleva, che era più un fattore mentale. Ma ammise che si era
eccitato tantissimo. E che al momento di toglierla si era dovuto
masturbare. Non avrebbe voluto farlo, ma non era riuscito a
controllarsi. Quindi sì, era venuto! Però per le regole Femdom si
sarebbe dovuto fermare prima. La cosa curiosa era che io non gli
avevo ordinato nulla. Si era auto-inflitto quella tortura, che lui
definì dolce, pensando già a me. Poi mi chiese se mi avesse già
parlato della sua passione di legarsi il pube, ovvero legature di
testicoli, pene, con più corde, di diversi materiali. Incuriosita,
gli chiesi una dimostrazione. Casualmente, aveva a portata di mano
una corda stile cock ring. Disse se avessi voluto stare a guardare
mentre si legava i testicoli. Dissi di aspettare che avevo da fare.
Io volevo metterlo alla prova. Quando lo videochiamai si era già
legato. Era già eccitatissimo. Gli mostrai i piedini. Disse:
Capperi, i tuoi piedi li pulirei proprio con la lingua, sai? Ma dopo
una giornata nelle scarpe! E, se posso essere volgare, passerei a
metterti a pecora, io dietro che ti lecco il culo mentre me lo tieni
fra i piedi... Già solo così pensando venne di un bel getto. E le
palle erano ancora legate a doppia mandata. Ieri ha letto PISELLINO MICRON. Lo ha giudicato molto interessante, reputandosi tale, forse
perché molto attirato da situazioni di umiliazione in cui
naturalmente sia l'umiliato. E' attratto dal mondo dello small penis
humiliation, guarda caso correlato alla gabbia di castità. La gabbia
credo che sottolinei il fatto, non tanto del controllo, ma piuttosto
dell'inutilità di quest'ultimo che, per questo motivo, viene chiuso.
Abbiamo giocato anche ieri sera. Se l'era già ingabbiato. Dice:
Naturalmente non sono solo, come da Lei ordinatomi! MA IN COMPAGNIA
DELLA GABBIA. Vuole vedere foto dei miei piedini. Gliele mando, ma
gli ordino di aspettare, in quanto avevo cose da fare prima di
guardare lui. Ubbidì, ma era contento: si sarebbe intrattenuto con
le mie foto, in contemplazione. Al mio ritorno in cam dice: Sarò
ripetitivo, ma con smalto scuro sarebbero estremi proprio ahahahahaha
Al che prendo a scrivere in maiuscolo, da vera padrona: EH LO SO, MA
VA A DISCAPITO DELL'ELEGANZA. Dice: Secondo me no e non sto portando
acqua al mio mulino. Dico: Allora quando ci vedremo, lo metterò
SCURO NERO. Dice: Sarebbe un regalo fantastico, che giustamente avrà
il suo prezzo o sbaglio? Dico: PAGHERAI CON LA CARNE E LE LECCATE DEI
MIEI PIEDI. Dice: Ma non è una ricompensa questa?!? LA MIA PUNIZIONE
PER TE: TI LEGHERO' LE PALLE FINO A STROZZARTELE. E nel frattempo la
gabbia sta scoppiando. In effetti quando lo guardo in cam, noto
quanto siano turgide le palle e l'uccello, penso addirittura che se
le sia già legate. Dice che ha solo sostituito l'anello con uno più
stretto. Mi fa anche notare che si è parzialmente depilato. Quindi
procede alla legatura supplementare delle palle. Afferma che gli è
capitato di tenere la gabbia anche per 8 gg: se glielo dovessi
ordinare, cosa che farò, pensa che già solo un mio soffio farebbe
tutto. Se fosse troppo veloce, al più chiede di essere punito o con
una bella sessione di ballbusting, magari a 4 zampe dal dietro! Ed è
felice di questa sua trovata. Dice di sé: Sono un troia. E anche:
Dopo otto gg in gabbia potrei spingermi ben più in là. Penso allora
che sia giunto il momento di parlargli di una cosa a tre, con altro
uomo, dominante. Gli chiedo se gli piaccia indossare intimo
femminile. Dice di sì, magari lui con la gabbia mentre io con un
altro mi diverto. La cosa lo eccita. Gli chiedo se si lascerebbe
mettere un dito nel sedere da quest'uomo bisex. Risponde: Il mio
livello di perverso aumenterebbe moltissimo. Gli dico che l'uomo è
ben dotato, mica come lui. Dice: Così, a piselli a confronto,
potreste umiliarmi pesantemente... Gli chiedo: SE TI ORDINO DI FARTI
INCULARE DA LUI, LO FARESTI? Dice: Sì. Inavvertitamente gode. Per
punizione, gli ordino di assaggiare la sua sborra. Lo fa. Afferma:
Sembra dolce. Dico che sarebbe un compagno di giochi perfetto.
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