Quella notte non ci riuscii. Dopo
essere andata a dormire con le pulcine, mi giravo e rigiravo nel
letto. La mia mente continuava a tornare sugli eventi della
mattinata, a farsi domande, ad analizzarli alla moviola. Dovetti
alzarmi e scriverne per liberarmi. Fino alla settimana precedente
avevo declinato ogni offerta bisex, convinta di essere eterissima.
Mesi prima, tuttavia, ero venuta a conoscenza di un threesome tra un
uomo, sposato, con altre due donne contemporaneamente, moglie
esclusa. Egli affermava di amarle entrambe (ma intanto la sola ad
aver avuto un figlio da lui era la moglie). Le due si definivano
ASSOLUTAMENTE ETERO, SENZA OMBRA ALCUNA DI OMOSESSUALITA', mentre io
sostenevo la tesi che ognuno di noi pare abbia dentro sé una parte
di uomo e una di donna, a percentuali variabili. Io stessa cominciai
a nutrire dubbi su di me in proposito. Un bel dì ne parlai con Luca
Valente, ovvero ALABARDA SPAZIALE, ammettendo che durante il mio MT
quotidiano penso sovente alle tette per eccitarmi. Non se lo fece
ripetere due volte!Mi lanciò al volo quello che è il sogno di ogni
italiano: di farlo in tre, con un'altra donna. Dissi: C'è sempre una
prima volta! Se non provo, non potrò mai sapere se mi piace oppure
no. La voglio giovane, bella e tettona. Tempo due o tre giorni, aveva
già combinato con una brasiliana, da lui testata in precedenza in
unarelazione durata svariate settimane in un contesto dove entrambi
erano degenti a lungo termine, separati dal resto del mondo e
accomunati dal disagio che vivevano. Avevano condiviso gioie e
dolori, soprattutto cercavano di alleviare le proprie sofferenze,
solitudini e carenze d'affetto nella reciproca soddisfazione
sessuale. Erano stati affiatati. Gli dissi: Vediamo le sue foto! Me
le inviò su WhatsApp. Era carina e tettona. Era sposata e scontenta
del suo matrimonio e forse da Luca ambiva qualcosa di più che non la
semplice scopata. O forse era Luca stesso a volerlo. So solo di
ricordare che mi disse: Ti prego, non le ho detto di noi quindi non
smentirmi. Ma io non posso mentire. Soprattutto non posso nascondermi
dietro un dito: lei avrebbe capito dal nostro affiatamento sessuale.
Quindi posi la condizione che sapesse di noi due. Lui farfugliò
qualcosa, ma alla fine accettò di dire la verità. Luca le disse che
ero scrittrice e che volevo solo guardare. Eldorada non si scompose e
mi accettò, ci invitò a vederci da lei. Ricordo che tra me e me
pensai: Sarà la solita brasiliana belloccia che si è fatta mettere
incinta da un bergamascotto arricchito pur di vivere in Italia da
mantenuta e forse vorrà ora farsi mettere incinta da Luca per avere
il coraggio di lasciare il marito. Lo ammetto: un coacervo di luoghi comuni si agitava ella mia testina. A Luca obiettai che temevo
un'incursione del cornuto. Cercò di tranquillizzarmi e lo lasciai
fare perché curiosa dell'esperienza. Dissi: Ok! L a settimana
successiva eravamo da lei. La chiamerò Eldorada, in quanto aveva una
carnagione ambrata. Abitava in una grande villa singola ai margini
di Bergamo. OVVIAMENTE. Ci occorsero due ore di mezzi pubblici,
troppe per una scopata, ma tant'è. Mi abbigliai con un abitino molto
anni '50, stretto in vita da cinturone in tinta, con scollo e maniche
all'americana, molto fresco e adatto alla stagione ormai estiva. La
gonna era larga, per facilitare le operazioni di sbarco. Sandali
bassi alla schiava. Luca si stupì del mio look da VIVA LA MAMMA,
così elegantemente anni '50! Ma quando gli spiegai il motivo dello
scollo a V, facile da sbottonare, e la gonna larga, comoda da
sollevare sopra la testa per essere leccata meglio da entrambi, si
fece durizzimo. Mi ero preparata anch'io all'incontro, rasandomi
sotto dove occorre leccare, tenendomi riccia davanti, com'è nel mio
stile consueto. Avevo indossato all'uopo uno dei miei completini
porno: mezze coppe fucsia con pizzo nero sotto il seno, che lasciano
liberi di volare i capezzoli, sottolineati da un paio di cordoncini
di velluto nero che contornano la mammella. Perizoma a cordoncini
neri, con apertura strategica sul mini triangolo fucsia e pizzo nero
davanti, giusto trattenuta da un paio di nastrini di raso nero.
Durante il viaggio glielo descrissi per tastare la sua voglia. La sua
fama non si smentiva. Gli raccontai la mia fantasia: Sogno te che mi
pompi mentre lei mi strizza i capezzoli. Sentii l'alabarda partire in
orbita. Finalmente arrivammo da lei, che ci aspettava seduta su una
panchina di fronte alla villa, fumando rilassata. Da lontano non
sembrava nemmeno la tipa vista in foto. E nemmeno da vicino. Era
vestita in modo semplice: un paio di leggins mimetici, maglia nera
scollata. Capelli raccolti, a dire il vero un tantino resi spinacini
dalle estreme stirature. Pur riconoscendo che aveva un fisico
gradevole, il seno era più piccolo di come appariva in foto e il
viso non era splendido. Le labbra più sottili di quanto avrei
voluto. Pazienza, ormai ero lì e volevo giocare. Aveva occhi grandi
da cerbiatta! Bellissimi e profondi, sottolineati da un filo di kajal
nero. Mani curate e delicate, piedi calzati in scarpe sneakers. Ci
fece accomodare in villa extra lusso (e di nuovo sottolineo
OVVIAMENTE), dove ci offrì il caffè e parlammo seduti in cucina.
Partirono subito le confidenze. Erano stati assieme in un luogo di
cura per tanto tempo l'anno prima, tra loro si coglieva la corrente
elettrica della reciproca intesa. Erano mesi che non si vedevano,
forse 5/6. Luca era tutto occhi per lei! Ero colpita. Poi Eldorada
disse: Vado a mettermi qualcosa di più sexy. Luca ed io restammo in
salone a guardare un canale di video musicali. Poi ci spostammo in
camera da letto, dove ci raggiunse la cerbiatta. Era in guepière,
corpo tatuato e morbido, ma tonico. Piccole ciabattine di cuoio,
piedini curati e smaltati di rosso. Una affascinante donna! Restai
senza fiato. Luca le andò incontro, abbracciandola e baciandola. Io
mi sedetti ai piedi del letto, vestita, restando a guardare i due che
si scioglievano in abbracci sempre più hot sul letto. Era una coppia
davvero sexy! Fino ad allora, volevo restare in disparte ad
osservare. Ma quando vidi l'intesa erotica che c'era tra loro, lo
ammetto, volli intromettermi, animata da un misto di voglia e
gelosia! Eldorada si mise a carponi sul letto verso di me offrendomi
il seno, mentre da dietro Luca la sbatteva forte. Mi slacciò l'abito
sulle tette, scoprì i capezzoli e iniziò a massaggiarmeli.
Ugualmente feci io con lei: mi alzai in piedi, aprii la sua guepière
dietro, sciolsi i seni e li mordicchiai! Erano tondi e sodi! A dire
il vero un poco sospetti, ma non percepii i contorni delle protesi,
nemmeno vidi cicatrici sotto il seno o attorno all'areola. Non
guardai nell'incavo delle ascelle, quindi il dubbio mi rimase. I
capezzoli erano piccoli con areole ristrette e dure, poco efficaci da
succhiare, quindi dovevo trattenerli tra i denti. Guaiva, ma in quel
momento non capivo se fosse più per il mio lavoro o per Luca che la
spingeva a tutta birra da dietro. Ci baciammo e slinguammo Eldorada
ed io, mentre però con gli occhi incrociavo lo sguardo di Luca. Si
stava trattenendo ma godeva molto nel vederci così porcelle tra noi.
Girava gli occhi al cielo come in estasi, poi tornava a tuffo nei
miei, lussurioso. Eldorada sapeva di amaro e di fumo: una cosa che
nell'uomo non solo tollero, ma persino mi piace. In lei, invece, non
seppi dire. Le sue labbra strette non erano succhiose, lasciai
perdere. Però ero consapevole dello spettacolo che stavo offrendo
all'Alabarda e quindi ne godevo dentro me. Intanto il mio abitino se
n'era andato, scoprendo il completino porno. Luca ne gustava ogni
particolare, come affamato e ingordo. Buttò di lato Eldorada e mi
invitò sul letto. Si sdraiò al centro e ci volle ai suoi lati.
Slinguammo in tre, tre bocche affamate di noi, i nostri tre corpi
aderenti. Sentivo la coscia di Eldorada contro la mia, il corpo
liscio e glabro di Luca sotto di me. Abbassai la mia mano lungo il
petto, gli addominali, fino a scoprire l'alabarda eretta, già sotto
le cure di Eldorada. Ci sapeva fare, conosceva bene il suo Luca. Vidi
negli occhi di Luca il desiderio e l'amore, sì, l'amore per
Eldorada. Capii di essere di troppo e le lasciai spazio, dedicandomi
alla bocca di lui. Lei scese di sotto e cominciò a fargli una pompa
che lasciava Luca boccheggiante. Eldorada disse: Voglio il tuo cazzo.
Luca: Sì. Mentre io limonavo con lui, lei gli montò sopra e in
pochi colpi lo sentì pronto a godere. Eldorada in un sospiro disse:
Vieni dentro, cucciolo. E Luca venne dentro di lei. Provai rabbia e
gelosia, lo ammetto. Dentro di me si agitavano tanti pensieri. Non
ultimo quello che ogni donna vorrebbe che il proprio partner la
riempia di succo. Inoltre, io non uso altro anticoncezionale che non
sia il condom, anche perché temo le malattie. Eldorada aveva ammesso
di aver tradito più volte il marito con più uomini e se tutte le
volte faceva così, chissà quali malattie poteva essersi già presa.
Cominciai a temere per la mia salute. Ma me lo tenni per me, con la
riserva di parlarne a Luca una volta lontani da lì, per non rovinare
il gioco. I due andarono a pulirsi in bagni separati mentre ragionavo
da sola nel letto. Mi preparai alla svolta: sapendo che i suoi tempi
di recupero erano brevissimi, ero determinata ora a godermi
l'ALABARDA SPAZIALE da sola. Eldorada nuda e gatta prese il mio posto
ai piedi del letto, mentre Luca si adagiava al mio fianco. Cercai di
dargli tempo, leccandogli l'orecchio destro: so che gli fa piacere.
Poi gli baciai le sopracciglia, gli occhi chiusi, le labbra, gli
mordicchiai il mento con la fossetta, scesi sul collo, sul petto
trovai il capezzolo destro che strinsi tra i denti. Tirai fuori la
lingua e la passai sui pettorali, sugli addominali, scendendo fino
alla cappella che ricominciava ad ingrossarsi. Era come una calamita
per me: non avrei potuto esimermi dal fargli un bocchino invitante e
rigenerante. Ma cominciai dal basso: le palle erano lisce e senza
peli, rasate apposta per la mia bocca (e per la bocca di Eldorada! Ma
fui pronta a scacciare il pensiero), ne presi una delicatamente tra
le labbra per poi risucchiarla nel mio antro caldo. Ripetei
l'operazione a palle alterne, facendo guaire Luca dal piacere.
L'alabarda si inerpicava sempre più. Eldorada mi invidiò: si alzò
e venne di fianco a Luca, nel tentativo forse di sottrarmelo. Ma era
il mio turno e inscenai un dramma della gelosia. Tentai di
scacciarla, tentai di andarmene io, tentai di sculacciare Luca e gli lascia le 5 dita sulla chiappa. Alla
fine Luca mi convinse a rimanere ed io manifestai il mio desiderio di
essere leccata da Luca mentre Eldorada la volevo alle manovre
fragoline. Luca le disse: Vuoi sentirla ridere? Eldorada: Sì! Ci
mettemmo di traverso sul letto: Eldorada alle mie spalle
che si dava da fare leccando e strizzando i miei capezzoli, Luca
dall'altra in ginocchio, mi slacciava il nastrino del perizoma e
iniziò a succhiarmi con cura il clito. Risi praticamente subito.
Sarei ipocrita se nascondessi il piacere e la goduria provati.
Eldorada, preavvisata, era comunque piacevolmente stupita della
risata gorgheggiante e ammise che non ne aveva mai sentito parlare.
Rimasi esausta sul letto, poi tutti e tre ci rinfrescammo, preparammo
la cucina per il pranzo e ci scambiammo reciprocamente le nostre
impressioni. Entrambe ammettemmo di aver accettato non per il nostro
piacere ma per quello di Luca. Sebbene Eldorada l'avesse già fatto con altra donna, ammise che era un'escort noleggiata apposta in occasione del compleanno di un suo partner. Lungo il viaggio del ritorno, chiesi a Luca come mai Eldorada gli permettesse di venire dentro di lui. Disse: Ha la spirale. E se non fosse così? Ad ogni modo, gli feci notare il discorso malattie e che la donna mai si era tirata indietro dal tradire il marito, cosa che io mai farei e mai ho fatto. Se Luca avesse saputo che un mio caro si ammalò di AIDS, avrebbe capito perché temo così tanto. Ma da quella esperienza in poi, so per certo che voglio essere la REGINA INCONTRASTATA DEGLI UCCELLI.
complimenti scrivi molto bene mi piace come scrivi
RispondiEliminaGrazie, Francesco Mandelli (finalmente uno che si firma nomecognome) Stima massima per te :)
RispondiEliminaFrancesco, ti ho aggiunto alle mie cerchie su Google, dove ho dato un'occhiata alle tue preferenze musicali. A parte una scala verso il paradiso, scontata, c'è molto Daniele Silvestri (che non avevo mai preso in considerazione, a parte quella della sua piadina romagnola in india) e che quindi ascolterò, ma soprattutto il mai banale Mannarino! Respect!
EliminaIl potere dell'immaginazione è illimitato... A primo acchitto non saprei chi fosse stata più sexy tra te ed Eldo vi SCO...VEREI entrambe.
RispondiEliminaUn bacio
;D
Anto AM non sei originlae! La tua fantasia rientra nella media nazionale!
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