martedì 27 maggio 2014

REGINA DEGLI UCCELLI


Quella notte non ci riuscii. Dopo essere andata a dormire con le pulcine, mi giravo e rigiravo nel letto. La mia mente continuava a tornare sugli eventi della mattinata, a farsi domande, ad analizzarli alla moviola. Dovetti alzarmi e scriverne per liberarmi. Fino alla settimana precedente avevo declinato ogni offerta bisex, convinta di essere eterissima. Mesi prima, tuttavia, ero venuta a conoscenza di un threesome tra un uomo, sposato, con altre due donne contemporaneamente, moglie esclusa. Egli affermava di amarle entrambe (ma intanto la sola ad aver avuto un figlio da lui era la moglie). Le due si definivano ASSOLUTAMENTE ETERO, SENZA OMBRA ALCUNA DI OMOSESSUALITA', mentre io sostenevo la tesi che ognuno di noi pare abbia dentro sé una parte di uomo e una di donna, a percentuali variabili. Io stessa cominciai a nutrire dubbi su di me in proposito. Un bel dì ne parlai con Luca Valente, ovvero ALABARDA SPAZIALE, ammettendo che durante il mio MT quotidiano penso sovente alle tette per eccitarmi. Non se lo fece ripetere due volte!Mi lanciò al volo quello che è il sogno di ogni italiano: di farlo in tre, con un'altra donna. Dissi: C'è sempre una prima volta! Se non provo, non potrò mai sapere se mi piace oppure no. La voglio giovane, bella e tettona. Tempo due o tre giorni, aveva già combinato con una brasiliana, da lui testata in precedenza in unarelazione durata svariate settimane in un contesto dove entrambi erano degenti a lungo termine, separati dal resto del mondo e accomunati dal disagio che vivevano. Avevano condiviso gioie e dolori, soprattutto cercavano di alleviare le proprie sofferenze, solitudini e carenze d'affetto nella reciproca soddisfazione sessuale. Erano stati affiatati. Gli dissi: Vediamo le sue foto! Me le inviò su WhatsApp. Era carina e tettona. Era sposata e scontenta del suo matrimonio e forse da Luca ambiva qualcosa di più che non la semplice scopata. O forse era Luca stesso a volerlo. So solo di ricordare che mi disse: Ti prego, non le ho detto di noi quindi non smentirmi. Ma io non posso mentire. Soprattutto non posso nascondermi dietro un dito: lei avrebbe capito dal nostro affiatamento sessuale. Quindi posi la condizione che sapesse di noi due. Lui farfugliò qualcosa, ma alla fine accettò di dire la verità. Luca le disse che ero scrittrice e che volevo solo guardare. Eldorada non si scompose e mi accettò, ci invitò a vederci da lei. Ricordo che tra me e me pensai: Sarà la solita brasiliana belloccia che si è fatta mettere incinta da un bergamascotto arricchito pur di vivere in Italia da mantenuta e forse vorrà ora farsi mettere incinta da Luca per avere il coraggio di lasciare il marito. Lo ammetto: un coacervo di luoghi comuni si agitava ella mia testina. A Luca obiettai che temevo un'incursione del cornuto. Cercò di tranquillizzarmi e lo lasciai fare perché curiosa dell'esperienza. Dissi: Ok! L a settimana successiva eravamo da lei. La chiamerò Eldorada, in quanto aveva una carnagione ambrata. Abitava in una grande villa singola ai margini di Bergamo. OVVIAMENTE. Ci occorsero due ore di mezzi pubblici, troppe per una scopata, ma tant'è. Mi abbigliai con un abitino molto anni '50, stretto in vita da cinturone in tinta, con scollo e maniche all'americana, molto fresco e adatto alla stagione ormai estiva. La gonna era larga, per facilitare le operazioni di sbarco. Sandali bassi alla schiava. Luca si stupì del mio look da VIVA LA MAMMA, così elegantemente anni '50! Ma quando gli spiegai il motivo dello scollo a V, facile da sbottonare, e la gonna larga, comoda da sollevare sopra la testa per essere leccata meglio da entrambi, si fece durizzimo. Mi ero preparata anch'io all'incontro, rasandomi sotto dove occorre leccare, tenendomi riccia davanti, com'è nel mio stile consueto. Avevo indossato all'uopo uno dei miei completini porno: mezze coppe fucsia con pizzo nero sotto il seno, che lasciano liberi di volare i capezzoli, sottolineati da un paio di cordoncini di velluto nero che contornano la mammella. Perizoma a cordoncini neri, con apertura strategica sul mini triangolo fucsia e pizzo nero davanti, giusto trattenuta da un paio di nastrini di raso nero. Durante il viaggio glielo descrissi per tastare la sua voglia. La sua fama non si smentiva. Gli raccontai la mia fantasia: Sogno te che mi pompi mentre lei mi strizza i capezzoli. Sentii l'alabarda partire in orbita. Finalmente arrivammo da lei, che ci aspettava seduta su una panchina di fronte alla villa, fumando rilassata. Da lontano non sembrava nemmeno la tipa vista in foto. E nemmeno da vicino. Era vestita in modo semplice: un paio di leggins mimetici, maglia nera scollata. Capelli raccolti, a dire il vero un tantino resi spinacini dalle estreme stirature. Pur riconoscendo che aveva un fisico gradevole, il seno era più piccolo di come appariva in foto e il viso non era splendido. Le labbra più sottili di quanto avrei voluto. Pazienza, ormai ero lì e volevo giocare. Aveva occhi grandi da cerbiatta! Bellissimi e profondi, sottolineati da un filo di kajal nero. Mani curate e delicate, piedi calzati in scarpe sneakers. Ci fece accomodare in villa extra lusso (e di nuovo sottolineo OVVIAMENTE), dove ci offrì il caffè e parlammo seduti in cucina. Partirono subito le confidenze. Erano stati assieme in un luogo di cura per tanto tempo l'anno prima, tra loro si coglieva la corrente elettrica della reciproca intesa. Erano mesi che non si vedevano, forse 5/6. Luca era tutto occhi per lei! Ero colpita. Poi Eldorada disse: Vado a mettermi qualcosa di più sexy. Luca ed io restammo in salone a guardare un canale di video musicali. Poi ci spostammo in camera da letto, dove ci raggiunse la cerbiatta. Era in guepière, corpo tatuato e morbido, ma tonico. Piccole ciabattine di cuoio, piedini curati e smaltati di rosso. Una affascinante donna! Restai senza fiato. Luca le andò incontro, abbracciandola e baciandola. Io mi sedetti ai piedi del letto, vestita, restando a guardare i due che si scioglievano in abbracci sempre più hot sul letto. Era una coppia davvero sexy! Fino ad allora, volevo restare in disparte ad osservare. Ma quando vidi l'intesa erotica che c'era tra loro, lo ammetto, volli intromettermi, animata da un misto di voglia e gelosia! Eldorada si mise a carponi sul letto verso di me offrendomi il seno, mentre da dietro Luca la sbatteva forte. Mi slacciò l'abito sulle tette, scoprì i capezzoli e iniziò a massaggiarmeli. Ugualmente feci io con lei: mi alzai in piedi, aprii la sua guepière dietro, sciolsi i seni e li mordicchiai! Erano tondi e sodi! A dire il vero un poco sospetti, ma non percepii i contorni delle protesi, nemmeno vidi cicatrici sotto il seno o attorno all'areola. Non guardai nell'incavo delle ascelle, quindi il dubbio mi rimase. I capezzoli erano piccoli con areole ristrette e dure, poco efficaci da succhiare, quindi dovevo trattenerli tra i denti. Guaiva, ma in quel momento non capivo se fosse più per il mio lavoro o per Luca che la spingeva a tutta birra da dietro. Ci baciammo e slinguammo Eldorada ed io, mentre però con gli occhi incrociavo lo sguardo di Luca. Si stava trattenendo ma godeva molto nel vederci così porcelle tra noi. Girava gli occhi al cielo come in estasi, poi tornava a tuffo nei miei, lussurioso. Eldorada sapeva di amaro e di fumo: una cosa che nell'uomo non solo tollero, ma persino mi piace. In lei, invece, non seppi dire. Le sue labbra strette non erano succhiose, lasciai perdere. Però ero consapevole dello spettacolo che stavo offrendo all'Alabarda e quindi ne godevo dentro me. Intanto il mio abitino se n'era andato, scoprendo il completino porno. Luca ne gustava ogni particolare, come affamato e ingordo. Buttò di lato Eldorada e mi invitò sul letto. Si sdraiò al centro e ci volle ai suoi lati. Slinguammo in tre, tre bocche affamate di noi, i nostri tre corpi aderenti. Sentivo la coscia di Eldorada contro la mia, il corpo liscio e glabro di Luca sotto di me. Abbassai la mia mano lungo il petto, gli addominali, fino a scoprire l'alabarda eretta, già sotto le cure di Eldorada. Ci sapeva fare, conosceva bene il suo Luca. Vidi negli occhi di Luca il desiderio e l'amore, sì, l'amore per Eldorada. Capii di essere di troppo e le lasciai spazio, dedicandomi alla bocca di lui. Lei scese di sotto e cominciò a fargli una pompa che lasciava Luca boccheggiante. Eldorada disse: Voglio il tuo cazzo. Luca: Sì. Mentre io limonavo con lui, lei gli montò sopra e in pochi colpi lo sentì pronto a godere. Eldorada in un sospiro disse: Vieni dentro, cucciolo. E Luca venne dentro di lei. Provai rabbia e gelosia, lo ammetto. Dentro di me si agitavano tanti pensieri. Non ultimo quello che ogni donna vorrebbe che il proprio partner la riempia di succo. Inoltre, io non uso altro anticoncezionale che non sia il condom, anche perché temo le malattie. Eldorada aveva ammesso di aver tradito più volte il marito con più uomini e se tutte le volte faceva così, chissà quali malattie poteva essersi già presa. Cominciai a temere per la mia salute. Ma me lo tenni per me, con la riserva di parlarne a Luca una volta lontani da lì, per non rovinare il gioco. I due andarono a pulirsi in bagni separati mentre ragionavo da sola nel letto. Mi preparai alla svolta: sapendo che i suoi tempi di recupero erano brevissimi, ero determinata ora a godermi l'ALABARDA SPAZIALE da sola. Eldorada nuda e gatta prese il mio posto ai piedi del letto, mentre Luca si adagiava al mio fianco. Cercai di dargli tempo, leccandogli l'orecchio destro: so che gli fa piacere. Poi gli baciai le sopracciglia, gli occhi chiusi, le labbra, gli mordicchiai il mento con la fossetta, scesi sul collo, sul petto trovai il capezzolo destro che strinsi tra i denti. Tirai fuori la lingua e la passai sui pettorali, sugli addominali, scendendo fino alla cappella che ricominciava ad ingrossarsi. Era come una calamita per me: non avrei potuto esimermi dal fargli un bocchino invitante e rigenerante. Ma cominciai dal basso: le palle erano lisce e senza peli, rasate apposta per la mia bocca (e per la bocca di Eldorada! Ma fui pronta a scacciare il pensiero), ne presi una delicatamente tra le labbra per poi risucchiarla nel mio antro caldo. Ripetei l'operazione a palle alterne, facendo guaire Luca dal piacere. L'alabarda si inerpicava sempre più. Eldorada mi invidiò: si alzò e venne di fianco a Luca, nel tentativo forse di sottrarmelo. Ma era il mio turno e inscenai un dramma della gelosia. Tentai di scacciarla, tentai di andarmene io, tentai di sculacciare Luca e gli lascia le 5 dita sulla chiappa. Alla fine Luca mi convinse a rimanere ed io manifestai il mio desiderio di essere leccata da Luca mentre Eldorada la volevo alle manovre fragoline. Luca le disse: Vuoi sentirla ridere? Eldorada: Sì! Ci mettemmo di traverso sul letto: Eldorada alle mie spalle che si dava da fare leccando e strizzando i miei capezzoli, Luca dall'altra in ginocchio, mi slacciava il nastrino del perizoma e iniziò a succhiarmi con cura il clito. Risi praticamente subito. Sarei ipocrita se nascondessi il piacere e la goduria provati. Eldorada, preavvisata, era comunque piacevolmente stupita della risata gorgheggiante e ammise che non ne aveva mai sentito parlare. Rimasi esausta sul letto, poi tutti e tre ci rinfrescammo, preparammo la cucina per il pranzo e ci scambiammo reciprocamente le nostre impressioni. Entrambe ammettemmo di aver accettato non per il nostro piacere ma per quello di Luca. Sebbene Eldorada l'avesse già fatto con altra donna, ammise che era un'escort noleggiata apposta in occasione del compleanno di un suo partner. Lungo il viaggio del ritorno, chiesi a Luca come mai Eldorada gli permettesse di venire dentro di lui. Disse: Ha la spirale. E se non fosse così? Ad ogni modo, gli feci notare il discorso malattie e che la donna mai si era tirata indietro dal tradire il marito, cosa che io mai farei e mai ho fatto. Se Luca avesse saputo che un mio caro si ammalò di AIDS, avrebbe capito perché temo così tanto. Ma da quella esperienza in poi, so per certo che voglio essere la REGINA INCONTRASTATA DEGLI UCCELLI. 

5 commenti:

  1. complimenti scrivi molto bene mi piace come scrivi

    RispondiElimina
  2. Grazie, Francesco Mandelli (finalmente uno che si firma nomecognome) Stima massima per te :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Francesco, ti ho aggiunto alle mie cerchie su Google, dove ho dato un'occhiata alle tue preferenze musicali. A parte una scala verso il paradiso, scontata, c'è molto Daniele Silvestri (che non avevo mai preso in considerazione, a parte quella della sua piadina romagnola in india) e che quindi ascolterò, ma soprattutto il mai banale Mannarino! Respect!

      Elimina
  3. Il potere dell'immaginazione è illimitato... A primo acchitto non saprei chi fosse stata più sexy tra te ed Eldo vi SCO...VEREI entrambe.
    Un bacio
    ;D

    RispondiElimina
  4. Anto AM non sei originlae! La tua fantasia rientra nella media nazionale!

    RispondiElimina