A Firenze, entrando in una libreria
antiquaria che colleziona pubblicazioni di illustratori, incontrai
un ragazzo dall'aspetto gradevole, non fosse altro che per la
somiglianza con uno degli attori miei preferiti: Keanu Reeves,
interprete di POINT BREAK, film cult sul surf dalle battute
indimenticabili: NON MANGIO LA PELLE DEL POLLO. Il sosia, che
chiamerò Gianluigi Odiai, vi lavorava ed era non solo competente in
materia, ma persino colto. A suo dire, più che un lavoro, trattavasi
di schiavitù. Insomma, lo inquadrai subito come hater and lazy.
Nonostante alcune imperfezioni della pelle in viso, odierrime, mi
piaceva sia nell'estetica che nella testa. Giangi mi portò in un
ristorantino chic che non avrebbe potuto avere altro nome, data la
sua professione: AL GARAMOND. Situato in un quartierino alternativo
della città, era ben gestito da uno chef che ci fece scegliere di
persona le sue specialità. Parlammo e scherzammo e fummo goderecci.
Era argutissimo nelle battute e faticavo a stargli dietro. Vicino ai
37 anni, alto sul 184, moro dal ciuffo ribelle, elegante nei gesti e
nel vestire un po' demodé, com'è d'uopo in quella città e negli
haters, non capivo se gli piacessi, così glielo chiesi a bruciapelo.
Disse: Sì, e io a te? Ovvio, sennò non starei qui.
(continua...)
(continua...)
beeellloooo
RispondiEliminacomplimenti scrivi sempre in un modo che sembra di essere live.....
infatti a due righe dalla fine mi son dovuto fermare per prendere boccaglio, mascherina e pinne .....
... e Gigi, dove ti sei tuffato?
RispondiEliminada brividi..pelle nell'oca
RispondiEliminaRemo Palli benvenuto tra i follower del blog. Ma il tuo ingresso non è dei migliori. Temo infatti che tu mi stia dando dell'oca.... È così?
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