martedì 24 giugno 2014

NON MANGIO LA PELLE DEL POLLO

A Firenze, entrando in una libreria antiquaria che colleziona pubblicazioni di illustratori, incontrai un ragazzo dall'aspetto gradevole, non fosse altro che per la somiglianza con uno degli attori miei preferiti: Keanu Reeves, interprete di POINT BREAK, film cult sul surf dalle battute indimenticabili: NON MANGIO LA PELLE DEL POLLO. Il sosia, che chiamerò Gianluigi Odiai, vi lavorava ed era non solo competente in

materia, ma persino colto. A suo dire, più che un lavoro, trattavasi di schiavitù. Insomma, lo inquadrai subito come hater and lazy. Nonostante alcune imperfezioni della pelle in viso, odierrime, mi piaceva sia nell'estetica che nella testa. Giangi mi portò in un ristorantino chic che non avrebbe potuto avere altro nome, data la sua professione: AL GARAMOND. Situato in un quartierino alternativo della città, era ben gestito da uno chef che ci fece scegliere di persona le sue specialità. Parlammo e scherzammo e fummo goderecci. Era argutissimo nelle battute e faticavo a stargli dietro. Vicino ai 37 anni, alto sul 184, moro dal ciuffo ribelle, elegante nei gesti e nel vestire un po' demodé, com'è d'uopo in quella città e negli haters, non capivo se gli piacessi, così glielo chiesi a bruciapelo. Disse: Sì, e io a te? Ovvio, sennò non starei qui.
(continua...)

4 commenti:

  1. beeellloooo
    complimenti scrivi sempre in un modo che sembra di essere live.....

    infatti a due righe dalla fine mi son dovuto fermare per prendere boccaglio, mascherina e pinne .....

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  2. da brividi..pelle nell'oca

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  3. Remo Palli benvenuto tra i follower del blog. Ma il tuo ingresso non è dei migliori. Temo infatti che tu mi stia dando dell'oca.... È così?

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